Oggi sono felice, un pò perchè questa mattina ho fatto del gran sesso con un mio ex.amante che sinceramente m'ero scordata di quant'è bello, gentile, sapiente e con un fisico da urlo.. un pò perchè ho sentito una persona speciale e poi perchè sto meglio, mi sento meglio, vorrei straripare amore da ogni poro, vorrei inondare tutti quelli che mi stanno attorno con la mia felicità...Ambiziosa vero? E' che è una mia grande necessità, condividere, la mia felicità senza gli altri non ha senso, oggi Cabiria prende il sopravvento, dovrei tenerla buona, ma proprio non ce la faccio!
Un'ultima cosa...sempre positiva, provo tanto tanto odio per il mio carnefice, non m'era mai capitato prima, ora sarei capace di tutto...non vi preoccupate non lo ucciderò, ma forse un cazzotto in bocca glielo piazzo! Ditemi brava ora, che mi serve per l'autostima e fatemi tanti regali di Natale! eheheh
Momo, Cabiria e Me...
venerdì 23 dicembre 2011
lunedì 19 dicembre 2011
La Rabbia è un sentimento strano
Qualcuno la usa ripetutamente come valvola di sfogo, io non saprei, credo che l'unico lusso in cui mi permetta di usufruirne sia in macchina mentre guido, qualche "vaffanculo!!", o "come cazzo guidi?!" se ne esce, ma di norma è un sentimento che non mi piace, mi fa stare male specialmente se lo "uso" contro qualche affetto a me caro. Così ho sempre cercato altre vie per sfogarla la rabbia, come per esempio il cibo..e non sono l'unica, da questo punto di vista devo dire che gli obesi sono eccessivamente altruisti e andrebbero più volte ringraziati, non sono solo luoghi comuni quelli che si dicono "il grasso è sempre allegro e pacifico" o "le persone grasse quando dimagriscono cambiano carattere non ridono più come prima" una base di fondamento c'è e ve la sto spiegando. Decade la ciccia decade quindi una maschera, un modo di essere e di relazionarsi.
Ieri ho avuto un episodio di rabbia, quando l'ennesima persona (in questo caso mia sorella) mi ha dispensato l'ennesimo "consiglio per abbellire il mio corpo smagliato" ...io so perfettamente cosa fare e non fare per questo mio corpo molto più di estetisti, amiche e parenti, ma se non lo faccio, non mi si può star a rompere i coglioni costantemente... un motivo ci sarà cazzo no!? E così gli ho urlato contro cercando di mantenermi nei limiti della decenza con un "basta!" ma le persone non ascoltano, quindi ha continuato e gliel'ho dovuto urlare ancora più forte...alla fine se n'è andata di là a parlare con mia madre, il risultato? che quando sono andata di là e ancora incazzata ho detto qualcosa a mia madre quella m'ha risposto una frase qualsiasi contro per difendere mia sorella.. certo perchè quando io urlo in casa SONO LA STRONZA mia sorella aggredisce tutti i continuazione anche per le cose più futili e banali a tal punto che nemmeno se ne rende più conto e io però sono la stronza. Bè devo dire che in ambito familiare farla d'ora in poi mi riuscirà molto meglio, perchè sono anni che mi ci alleno a non essere più il "secchio della spazzatura di casa" dove ognuno arriva e a proprio gusto ci vomita dentro quello che gli pare. Però nonostante so che certe reazioni mi fortifichino, odio ancora tanto la rabbia, è un sentimento violento che bisognerebbe veramente usare con parsimonia. Perchè fa male agli altri ma fa male anche a noi.
Ieri ho avuto un episodio di rabbia, quando l'ennesima persona (in questo caso mia sorella) mi ha dispensato l'ennesimo "consiglio per abbellire il mio corpo smagliato" ...io so perfettamente cosa fare e non fare per questo mio corpo molto più di estetisti, amiche e parenti, ma se non lo faccio, non mi si può star a rompere i coglioni costantemente... un motivo ci sarà cazzo no!? E così gli ho urlato contro cercando di mantenermi nei limiti della decenza con un "basta!" ma le persone non ascoltano, quindi ha continuato e gliel'ho dovuto urlare ancora più forte...alla fine se n'è andata di là a parlare con mia madre, il risultato? che quando sono andata di là e ancora incazzata ho detto qualcosa a mia madre quella m'ha risposto una frase qualsiasi contro per difendere mia sorella.. certo perchè quando io urlo in casa SONO LA STRONZA mia sorella aggredisce tutti i continuazione anche per le cose più futili e banali a tal punto che nemmeno se ne rende più conto e io però sono la stronza. Bè devo dire che in ambito familiare farla d'ora in poi mi riuscirà molto meglio, perchè sono anni che mi ci alleno a non essere più il "secchio della spazzatura di casa" dove ognuno arriva e a proprio gusto ci vomita dentro quello che gli pare. Però nonostante so che certe reazioni mi fortifichino, odio ancora tanto la rabbia, è un sentimento violento che bisognerebbe veramente usare con parsimonia. Perchè fa male agli altri ma fa male anche a noi.
sabato 17 dicembre 2011
Buon Natale...dall'Iran
Oggi pigra come un tasso, dopo una nottata di folleggiamenti, vengo svegliata da voci "straniere" in casa, dopo pochi minuti identifico l'accento e mi accorgo che in casa ci son venuti a far visita E. col marito. Sono due amici di mia madre, conosciuti durante la sua esperienza di volontariato in ospedale. La loro figlia è malata di SLA ( sclerosi laterale amiotrofica:è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso, che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali - 1º motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia periferici - 2º motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale)
La figlia sono anni che è tenuta in vita "artificialmente" e la madre vive solo in funzione di lei dalla mattina alla sera. Il marito si è trovato a fatica un lavoro, entrambi sono laureati e parlano molto bene la nostra lingua, ma venire qui in terra straniera e trovare almeno una parvenza di rispetto multiculturale è praticamente impossibile. Detto questo si sono ugualmente "integrati" (come è meglio integrarsi per un iraniano in Italia senza sconvolgere troppo i bigotti) e non hanno perso comunque la voglia di sorridere. E. appena mi vede mi abbraccia e mi bacia tre volte sulle guance così anche il marito, li avrò visto due volte in vita mia, non mi ricordavo nemmeno i loro volti, ma fa nulla mi hanno adottata immediatamente. Mia madre in queste situazioni è una 60enne progressista, la differenza culturale la mette a disagio, si nota, ma cerca di mascherarla continuamente ostentando delle sue sciocche convinzioni, mi ha fatto preparare per loro invece che un semplice tè il tè alla marocchina (che.. che cazzo c'azzecca con l'Iran) ma l'ho fatta comunque contenta e a loro il gusto del tè verde melassato non è dispiaciuto. Poi abbiamo chiacchierato un pò del più e del meno e loro dovevano ritornare verso casa, ma ci siamo salutati nuovamente come se dovessero partire per l'Australia ed E. ci ha spiegato che da loro usa molto baciarsi tanto in segno di affetto ed in effetti è una cosa meravigliosa sentire questo costante e sincero contatto fisico. Alla fine, mentre scendevano le scale, mia madre s'è accorta che avevano lasciato li una busta con un pacchetto regalo, allora torna di sotto a riportargliela (a lei avevano già regalato una pianta, mamma gli ha dato una busta con dei soldi per la figlia e un piccolo pensierino per loro) arrivata sotto E. dice "è il regalo per tua figlia questo" tornata su lo apro : il mio primo regalo di Natale, uno splendido foulard rosa sfumato con alcune paillettes, meraviglioso! Poi ho pensato che non ero mai stata così felice per un regalo, vero, sincero, disinteressato e bello, azzeccato, adeguato a gusti e situazione. Poi ho pensato ancora, che è fantastico vivere in questa grande famiglia di sette miliardi di persone perchè qualcuno che ti stupisce lo trovi sempre! Grazie al grande cuore di E. grazie ancora visto che non te l'ho potuto dire al momento.
Le persone arrivano nella tua vita, non puoi ostacolare certi percorsi, devi solo essere pronto ad accettare a lasciarti coinvolgere dal turbinio di emozioni che ogni essere porta con se, imparare, apprendere, svelare, conservare.
Cabiria oggi si stringe a Momo in un'unica Me.
Mi sono Operata (Estratto da "Dietologica" del 17/12/2011)
Martedì 25 Ottobre 2011 ho subito una gastrectomy sleeve e l'asportazione della colecisti, all'Umberto I di Roma in seconda Clinica Chirurgica sotto le sapienti mani del Prof. Paganini e del suo staff.
Certo a un intervento di questo tipo, non ci si va impreparati, c'è tutto un iter da seguire, non solo di analisi specialistiche pre-intervento, ma anche di un percorso psicologico adeguato, che nel mio caso è stato di circa 4 anni. Non tutti necessitano dell'operazione e non tutti necessitano di così tanti anni di psicoterapia, diciamo che la decisione di operarmi è arrivata quando avevo scandagliato bene il mio passato e rimesso un po di ordine in quella strana stanza che è la mente e in quella ancora più strana che è il cuore. La dottoressa che mi ha seguito per tutto il tempo è la Camilloni, che devo dirlo, del medico non ha nulla...in senso positivo! Sa alla perfezione come muoversi e come entrare in empatia col paziente, tutte cose da "evitare" solitamente in ambito medico, ma ci sono persone che riescono a sopportare il peso e a spingersi oltre quel limite convenzionale delle proprie mansioni.
Fatta questa premessa, mi sono operata anche se pesavo "solo" 110 kg, che per un intervento bariatrico non è una cifra quasi sempre adeguata, ma vista la mia storia pregessa sono stata comunque accettata dall'equipe. La mia è una storia come tante, di un'infanzia rubata, ho subito molestie in tenera età fino ai 10 anni. Ricordo quasi tutto e soprattutto ricordo La Paura, un sentimento che non mi ha mai abbandonato ed anche oggi ci convivo. Le persone parlano facilmente, o compatiscono vittima e condannano carnefici credendo che tutto poi torni come prima, ma quando ancora il cervello di un bambino deve conformarsi e gli cadono addosso certe situazioni, tutto l'apprendimento psico-emotivo che ne segue è totalmente compromesso. Io non so come ho fatto a sopravvivere, non lo so davvero come ho fatto a non impazzire del tutto, la cosa che rende ancora più sciocchi è sapere a 30 anni che non ho mai vissuto, e che ho sempre guardato la vita da una lente caleidoscopica, anche se agli occhi degli altri appaio normale io ora ho la consapevolezza che non ho mai avuto piena facoltà mentale. E' come una persona che ha paura di aprire una porta.. è un gesto talmente naturale per gli altri ...spontaneo, ma per lei no è una cosa terrorizzante e anche se si rende conto che la può aprire e che non succederà nulla, c'è sempre quel brivido a farle compagnia, quella paura associata, impressa come un marchio a fuoco nel cervello. Che altro dire? L'operazione mi ha aiutata? l'operazione aiuta a dimagrire senza fatica, che poco non è, ma riporta a galla tanti mostri, e se non ci vai preparata o un minimo consapevole, allora si che rischi di impazzire del tutto. Io nonostante il percorso che ho fatto, tutt'ora sono in crisi, il corpo cambia rapidamente, la mia "armatura" di ciccia se ne sta andando e se da un lato mi fa piacere mi da sicurezza-sociale in alcune relazione, dall'altra, quando cammino per la strada, mi sento nuda, fragile. Pensandoci bene, mi ci sono sempre sentita, forse la cosa che più terrorizza la bambina che è in me, è diventare bella, perchè quella bambina ancora non si perdona il fatto di "essere stata notata da lui". L'Autostima è una parola molto inflazionata, ma vivere essendone privati dall'infanzia è una prigione invisibile che ti ingabbia costantemente, per chi non l'ha provato è addirittura impossibile da capire, non avere autostima significa sentirsi inadeguati in ogni cosa che si fa e che si è, quando apro la porta di casa e mi butto nel mondo, mi assale l'ansia, penso di non saper guidare bene, di non capire bene ciò che gli altri mi dicono, di non essere abbastanza decente da meritare lo sguardo di qualcuno e se qualcuno mi guarda penso che ho qualcosa fuori posto, l'assenza di autostima è non credere in nessun dono che ci è stato dato, anche se gli altri lo vedono e ti spronano, tu sei li che pensi "cioè si mi fa piacere, ma tanto lo so che non è vero" non ci credi mai fino in fondo MAI per questo si vive a metà e male e per questo ci si butta via, chi nel corpo, chi nel look , chi nei talenti tenuti segregati.
La gastrectomy sleeve è l'asportazione definitiva di parte della sacca gastrica, dove risiede la creelina (ormone della fame) quindi gioca su due importanti fattori : il precoce senso di sazietà e la perdita di interesse per il cibo, è un intervento che si fa in laparoscopia, dura una 70ina di minuti e il decorso è di una settimana circa in ospedale e due o più mesi di alimentazione controllata a casa. (dieta liquida, semiliquida, solida)
E' stato doloroso? non quanto la mia vita fin'ora ed anche se tutt'oggi è duro il percorso, il problema "salute" l'ho eliminato, il mio fisico è rinato la mia pelle piu liscia l'affanno per le scale mi ha abbandonato e non mi sento più fuoriluogo quando al bar mi mangio un pezzo di pizza, insomma tutto quello che concerne le "stigmate" sociali che un obeso si porta appresso decadono all'istante, c'è una relazione positiva col proprio corpo e con quelle persone che prima ti umiliavano (commesse di negozi di abiti, camerieri al ristorante o il semplice amico che ti fa la battutona "simpatica" sul tuo culo stratosferico) Quindi detto questo, consiglio alle persone che soffrono di Obesità di ricercare accuratamente le cause, di non darsi colpe inutili e di affidarsi a professionisti che conoscono i disturbi alimentari seriamente. Quando poi si è capita la causa agire tramite intervento chirurgico è un passo che aiuta notevolmente la riuscita verso un percorso di vera e propria Liberazione!
Un bacio a tutti voi e spero che la serenità vi sia sempre amica nella vita perchè di vita ce n'è una sola ed essere consapevoli anche solo di un piccolo respiro è una grossa conquista.
venerdì 16 dicembre 2011
La mia Festa della Donna (estratto dell' 8 marzo 2011)
Quando si dice che da bambine, le femmine, siano innamorate del papà, non si può assolutamente negare! Ma a parte la nostra contorta mente umana, io ho avuto nella mia vita più di un motivo per amare mio padre, uno di questi è che non si è mai! mai! mai! dimenticato di farmi gli auguri il giorno della festa della donna..anche questa mattina puntuale come sempre alle 8.02.16 "auguri!!" by Papi (che per fortuna non ha nulla a che vedere con quel papi li che conoscete voi..)
Però oggi è stato diverso.. oggi lui non sa che l'ho pensato qualche istante prima,mentre in pigiama li in cucina a farmi il thè riflettevo e tiravo le somme delle feste passate pensando che pochissimi uomini mi avevano regalato una mimosa, è fiorito rigoglioso il ricordo di lui che c'è sempre stato.
Il giorno della festa della donna, mia madre andava a cena fuori con le amiche e io mi sentivo una principessa assieme a mia sorella, andavamo all'appuntamento fisso, (l'importanza della ritualità per i bambini...mio padre ne sa qualcosa), andavamo alla pizzeria del Duomo, che allora oltre ad essere il posto più bello di Ancona, come credo lo sia tutt'ora, faceva una pizza buonissima. Il proprietario che era un amico di papà ci metteva sempre nel tavolo con la vista più bella e era un sacco gentile e simpatico, la mia cena consisteva in pizza margherita un bicchiere di fanta e patatine fritte così come quella di mia sorella che forse si sbilanciava in una "tonno e mais" e mio padre che di solito ci si faceva aggiungere del prosciutto crudo. E poi stavamo li incantati a guardare le luci del porto a sentire il profumo della primavera imminente e a parlare non so di che o di cosa, probabilmente di tutto, mio padre è sempre stato un buon oratore specialmente se doveva spiegare qualcosa a noi in maniera semplice e chiara.. e quelle sue pause riflessive, quanto mi facevano ridere, con mia sorella impaziente che sbuffava e girava gli occhi al cielo, ma a parte tutti questi piccoli dettagli, l'unica cosa che mi ricordo con chiarezza era che con papà si stava a proprio agio, senza dovresi preoccupare troppo di quello che pensano o dicono gli altri, stare composti, mangiare a bocca chiusa .. ecc ecc, tutte quelle cose che una madre ti ribadisce ogni 5 secondi e che un papà nemmeno nota viva dio!
Così , questa mattina appena sveglia sono andata col pensiero a quelle mura a strapiombo sul porto ho invitato mia sorella e mio padre a cenare all'alba di un 8 marzo senza tramonti perchè è questo che significa per me. Ogni anno io sono su quella terrazza con loro..
Auguri Donne! Spero abbiate anche voi un principe galante come il mio che l'8 marzo ti faccia sentire donna davvero ;-)
L'altra storia di Me
Perchè questa foto a rappresentarmi?
Perchè questa sono io...la sfacciata voglia di essere una gatta, indipendente e graffiante, il mio desiderio di aggredire la vita in solitudine, quando per una vita intera ho pensato di essere "fedele come un cane" e spesso tutt'ora lo sono, ho cominciato a coltivare in me la singletudine, non solo in amore, ma in tutte le relazioni di amicizia che ho avuto o nelle relazioni familiari.
Vorrei specificare però che non mi sono scordata la lealtà e l'onestà o "i riti" che uniscono la Volpe e il Piccolo Principe, quelli continuo a professarli, però mi riservo lo spazio all'espressione di me a tutto ciò che piace fare a me e non alla mia migliore amica o al mio ragazzo o ai miei genitori..
Avere una bassa autostima, non averla per niente, ti fa crescere in totale dipendenza dal mondo esterno e dalle più intime relazioni...però intorno ai 23 anni quando un nuovo dolore si è scagliato su di me ho capito che ero forte e che in molti mi si appoggiavano addosso, principalmente proprio quelle persone da cui credevo di dipendere.
Quando è morta A. la mia "figlioletta" a soli 10 anni e dopo una vita di tribolazioni, ero già abbastanza distrutta, i miei inoltre si stavano separando e per quanto fossi contenta di non sentir più litigare in casa, era comunque una situazione pesante che mi si rivoltava contro. Così nel bel mezzo della tempesta il mio Ex decide di tradirmi dopo 6 anni passati assieme, la mia reazione è stata imprevedibile, avevo sempre sostenuto fino ad allora che se mai mi avesse tradito e avessi resistito a non ucciderlo, lo avrei piantato in asso, invece decisi di perdonarlo...un mese di inferno, lui continuava a vedersi con S e intanto stava con me fino a quando, un giorno, annegata totalmente in lui, mentre "facevamo l'amore", mi chiamò S. Mi alzai di scatto, vomitai due o tre volte, piansi le lacrime più amare che avevo e fuggii verso casa. Da allora è cambiato molto, lui ha passato 5 anni con S. finendo peggio di me, perchè lei lo ha abbandonato sull'altare per un altro ed io in 5 anni credo di aver fatto sesso con almeno 25 uomini. (recuperando i 6 anni di gioventù perduti) e badate bene, non era "uno svilirsi" non era un "non volersi bene" era solo godersi la vita, fare esperienze nuove e giocare con l'amore come non avevo mai fatto prima.. Ora non tengo più quei ritmi, per fortuna, anche se in totale credo siano 9 anni che sono da sola, ma ora so chi voglio al mio fianco, se arriverà o meno, questo non posso saperlo, ma almeno so quando aprirgli il mio cuore.
giovedì 15 dicembre 2011
Dov'è Cabiria?
Cabiria la conoscete tutti, Cabiria è l'ingenuità, la macchietta, la sognatrice, la teatralità grottesca immersa nel mondo reale e spietato, Cabiria non ha la saggezza di Momo se pur Momo è solo una bambina, è la parte saggia di questo diario, quella che ha la forza e la giovialità e che infonde negli altri l'essenza della vita. Cabiria è colei che si scontra ostinatamente contro muri di gomma, è quella che piange e ride per ovvie conseguenze, è il fragile che c'è in ognuno di noi, ma lei non lo nasconde, vorrebbe viverselo perchè sa che ogni sfaccettatura del proprio "personaggio" vale la pena di essere vissuto, ma la realtà è davvero troppo spietata e perciò...fino a che punto fidarsi degli altri? fino a che punto vale questa pena?
Conservare un microcosmo, un piccolo tesoro di segreti per se stessi è un grande regalo che Cabiria si potrebbe fare..vedremo se ci riuscirà..
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