Martedì 25 Ottobre 2011 ho subito una gastrectomy sleeve e l'asportazione della colecisti, all'Umberto I di Roma in seconda Clinica Chirurgica sotto le sapienti mani del Prof. Paganini e del suo staff.
Certo a un intervento di questo tipo, non ci si va impreparati, c'è tutto un iter da seguire, non solo di analisi specialistiche pre-intervento, ma anche di un percorso psicologico adeguato, che nel mio caso è stato di circa 4 anni. Non tutti necessitano dell'operazione e non tutti necessitano di così tanti anni di psicoterapia, diciamo che la decisione di operarmi è arrivata quando avevo scandagliato bene il mio passato e rimesso un po di ordine in quella strana stanza che è la mente e in quella ancora più strana che è il cuore. La dottoressa che mi ha seguito per tutto il tempo è la Camilloni, che devo dirlo, del medico non ha nulla...in senso positivo! Sa alla perfezione come muoversi e come entrare in empatia col paziente, tutte cose da "evitare" solitamente in ambito medico, ma ci sono persone che riescono a sopportare il peso e a spingersi oltre quel limite convenzionale delle proprie mansioni.
Fatta questa premessa, mi sono operata anche se pesavo "solo" 110 kg, che per un intervento bariatrico non è una cifra quasi sempre adeguata, ma vista la mia storia pregessa sono stata comunque accettata dall'equipe. La mia è una storia come tante, di un'infanzia rubata, ho subito molestie in tenera età fino ai 10 anni. Ricordo quasi tutto e soprattutto ricordo La Paura, un sentimento che non mi ha mai abbandonato ed anche oggi ci convivo. Le persone parlano facilmente, o compatiscono vittima e condannano carnefici credendo che tutto poi torni come prima, ma quando ancora il cervello di un bambino deve conformarsi e gli cadono addosso certe situazioni, tutto l'apprendimento psico-emotivo che ne segue è totalmente compromesso. Io non so come ho fatto a sopravvivere, non lo so davvero come ho fatto a non impazzire del tutto, la cosa che rende ancora più sciocchi è sapere a 30 anni che non ho mai vissuto, e che ho sempre guardato la vita da una lente caleidoscopica, anche se agli occhi degli altri appaio normale io ora ho la consapevolezza che non ho mai avuto piena facoltà mentale. E' come una persona che ha paura di aprire una porta.. è un gesto talmente naturale per gli altri ...spontaneo, ma per lei no è una cosa terrorizzante e anche se si rende conto che la può aprire e che non succederà nulla, c'è sempre quel brivido a farle compagnia, quella paura associata, impressa come un marchio a fuoco nel cervello. Che altro dire? L'operazione mi ha aiutata? l'operazione aiuta a dimagrire senza fatica, che poco non è, ma riporta a galla tanti mostri, e se non ci vai preparata o un minimo consapevole, allora si che rischi di impazzire del tutto. Io nonostante il percorso che ho fatto, tutt'ora sono in crisi, il corpo cambia rapidamente, la mia "armatura" di ciccia se ne sta andando e se da un lato mi fa piacere mi da sicurezza-sociale in alcune relazione, dall'altra, quando cammino per la strada, mi sento nuda, fragile. Pensandoci bene, mi ci sono sempre sentita, forse la cosa che più terrorizza la bambina che è in me, è diventare bella, perchè quella bambina ancora non si perdona il fatto di "essere stata notata da lui". L'Autostima è una parola molto inflazionata, ma vivere essendone privati dall'infanzia è una prigione invisibile che ti ingabbia costantemente, per chi non l'ha provato è addirittura impossibile da capire, non avere autostima significa sentirsi inadeguati in ogni cosa che si fa e che si è, quando apro la porta di casa e mi butto nel mondo, mi assale l'ansia, penso di non saper guidare bene, di non capire bene ciò che gli altri mi dicono, di non essere abbastanza decente da meritare lo sguardo di qualcuno e se qualcuno mi guarda penso che ho qualcosa fuori posto, l'assenza di autostima è non credere in nessun dono che ci è stato dato, anche se gli altri lo vedono e ti spronano, tu sei li che pensi "cioè si mi fa piacere, ma tanto lo so che non è vero" non ci credi mai fino in fondo MAI per questo si vive a metà e male e per questo ci si butta via, chi nel corpo, chi nel look , chi nei talenti tenuti segregati.
La gastrectomy sleeve è l'asportazione definitiva di parte della sacca gastrica, dove risiede la creelina (ormone della fame) quindi gioca su due importanti fattori : il precoce senso di sazietà e la perdita di interesse per il cibo, è un intervento che si fa in laparoscopia, dura una 70ina di minuti e il decorso è di una settimana circa in ospedale e due o più mesi di alimentazione controllata a casa. (dieta liquida, semiliquida, solida)
E' stato doloroso? non quanto la mia vita fin'ora ed anche se tutt'oggi è duro il percorso, il problema "salute" l'ho eliminato, il mio fisico è rinato la mia pelle piu liscia l'affanno per le scale mi ha abbandonato e non mi sento più fuoriluogo quando al bar mi mangio un pezzo di pizza, insomma tutto quello che concerne le "stigmate" sociali che un obeso si porta appresso decadono all'istante, c'è una relazione positiva col proprio corpo e con quelle persone che prima ti umiliavano (commesse di negozi di abiti, camerieri al ristorante o il semplice amico che ti fa la battutona "simpatica" sul tuo culo stratosferico) Quindi detto questo, consiglio alle persone che soffrono di Obesità di ricercare accuratamente le cause, di non darsi colpe inutili e di affidarsi a professionisti che conoscono i disturbi alimentari seriamente. Quando poi si è capita la causa agire tramite intervento chirurgico è un passo che aiuta notevolmente la riuscita verso un percorso di vera e propria Liberazione!
Un bacio a tutti voi e spero che la serenità vi sia sempre amica nella vita perchè di vita ce n'è una sola ed essere consapevoli anche solo di un piccolo respiro è una grossa conquista.
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