sabato 17 dicembre 2011
Buon Natale...dall'Iran
Oggi pigra come un tasso, dopo una nottata di folleggiamenti, vengo svegliata da voci "straniere" in casa, dopo pochi minuti identifico l'accento e mi accorgo che in casa ci son venuti a far visita E. col marito. Sono due amici di mia madre, conosciuti durante la sua esperienza di volontariato in ospedale. La loro figlia è malata di SLA ( sclerosi laterale amiotrofica:è una malattia degenerativa e progressiva del sistema nervoso, che colpisce selettivamente i cosiddetti neuroni di moto (motoneuroni), sia centrali - 1º motoneurone a livello della corteccia cerebrale, sia periferici - 2º motoneurone, a livello del tronco encefalico e del midollo spinale)
La figlia sono anni che è tenuta in vita "artificialmente" e la madre vive solo in funzione di lei dalla mattina alla sera. Il marito si è trovato a fatica un lavoro, entrambi sono laureati e parlano molto bene la nostra lingua, ma venire qui in terra straniera e trovare almeno una parvenza di rispetto multiculturale è praticamente impossibile. Detto questo si sono ugualmente "integrati" (come è meglio integrarsi per un iraniano in Italia senza sconvolgere troppo i bigotti) e non hanno perso comunque la voglia di sorridere. E. appena mi vede mi abbraccia e mi bacia tre volte sulle guance così anche il marito, li avrò visto due volte in vita mia, non mi ricordavo nemmeno i loro volti, ma fa nulla mi hanno adottata immediatamente. Mia madre in queste situazioni è una 60enne progressista, la differenza culturale la mette a disagio, si nota, ma cerca di mascherarla continuamente ostentando delle sue sciocche convinzioni, mi ha fatto preparare per loro invece che un semplice tè il tè alla marocchina (che.. che cazzo c'azzecca con l'Iran) ma l'ho fatta comunque contenta e a loro il gusto del tè verde melassato non è dispiaciuto. Poi abbiamo chiacchierato un pò del più e del meno e loro dovevano ritornare verso casa, ma ci siamo salutati nuovamente come se dovessero partire per l'Australia ed E. ci ha spiegato che da loro usa molto baciarsi tanto in segno di affetto ed in effetti è una cosa meravigliosa sentire questo costante e sincero contatto fisico. Alla fine, mentre scendevano le scale, mia madre s'è accorta che avevano lasciato li una busta con un pacchetto regalo, allora torna di sotto a riportargliela (a lei avevano già regalato una pianta, mamma gli ha dato una busta con dei soldi per la figlia e un piccolo pensierino per loro) arrivata sotto E. dice "è il regalo per tua figlia questo" tornata su lo apro : il mio primo regalo di Natale, uno splendido foulard rosa sfumato con alcune paillettes, meraviglioso! Poi ho pensato che non ero mai stata così felice per un regalo, vero, sincero, disinteressato e bello, azzeccato, adeguato a gusti e situazione. Poi ho pensato ancora, che è fantastico vivere in questa grande famiglia di sette miliardi di persone perchè qualcuno che ti stupisce lo trovi sempre! Grazie al grande cuore di E. grazie ancora visto che non te l'ho potuto dire al momento.
Le persone arrivano nella tua vita, non puoi ostacolare certi percorsi, devi solo essere pronto ad accettare a lasciarti coinvolgere dal turbinio di emozioni che ogni essere porta con se, imparare, apprendere, svelare, conservare.
Cabiria oggi si stringe a Momo in un'unica Me.
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